Ad aprile di quest’anno abbiamo visto qui in Italia per la prima volta AI Overviews. In precedenza era presente sono negli Stati Uniti (maggio 2024).
I dati in merito al cambiamento che sta portando sono inequivocabili. Molti publisher internazionali riportano cali di traffico fino all’89% per determinate ricerche, mentre le ricerche senza clic sono passate dal 56% al 69% negli ultimi 12 mesi.
Ma non ci sono solo dati negativi, ad esempio il traffico proveniente da ricerche AI presenta tassi di conversione superiori del 40-60% rispetto al traffico tradizionale, poiché gli utenti arrivano già informati e con intenzioni di acquisto più mature.
In questo articolo andremo a vedere una roadmap concreta per navigare questa transizione, ottenendo il massimo possibile.
Indice dei contenuti
L’impatto reale di AI Overviews
I dati raccolti da ricercatori indipendenti, publisher e analisti di settore rivelano un quadro preoccupante ma chiaro. Lo studio di Pew Research Center, basato su 68.000 ricerche reali, mostra che gli utenti cliccano sui risultati nell’8% dei casi quando appaiono AI Overview. Quando AI Overview non appare si arriva al 15%.
Questo rappresenta una riduzione del 46,7% nei CTR (click-through rate), validando empiricamente le preoccupazioni dei publisher.
Dati consolidati da multiple fonti
Ahrefs ha rilevato che le posizioni prime per keyword informative con AI Overviews subiscono cali del 34,5% nel CTR.
Sempre dal direttore del content marketing di Ahrefs, Ryan Law, scopriamo che essere citati nelle risposte di AI Overviews non comporta un maggior traffico.
Digital Content Next riporta un calo complessivo del 10% nel traffico da ricerca tra maggio e giugno per i publisher membri. DMG Media, proprietaria di MailOnline e Metro, ha documentato cali fino all’89% nel CTR quando AI Overviews appaiono sopra i loro contenuti.
Il CTR desktop è sceso dal 25,23% al 2,79%, mentre il mobile ha registrato cali dell’87%.
L’eccezione delle ricerche branded
L’unico dato positivo emerge dalle ricerche di brand. La ricerca di Amsive dimostra che query branded con AI Overviews registrano incrementi del 18% nel click-through rate.
Questo fenomeno ha implicazioni strategiche profonde: le aziende che hanno investito nella costruzione del brand ottengono protezione naturale contro le risposte automatiche di Google.
La differenza tra +18% per ricerche branded e -34/-46% per ricerche generiche crea un gap di performance che rimodellerà l’allocazione dei budget marketing.
Questo mostra l’importanza per le PMI italiane di dover investire maggiormente in attività di brand building, così da mantenere una buona visibilità nell’era AI.
GEO: la nuova frontiera dell’ottimizzazione
Generative Engine Optimization (GEO) rappresenta l’evoluzione naturale della SEO tradizionale. Con 800 milioni di utenti settimanali su ChatGPT e crescita esponenziale di piattaforme AI alternative, ignorare questi canali significa cedere terreno strategico ai competitor.
SEO come base per la GEO
La buona notizia è che l’ottimizzazione SEO tradizionale rimane fondamentale.
I modelli AI dipendono da indici web come Google, Bing e Brave per generare risposte.
I contenuti ottimizzati SEO, la struttura del sito e l’autorevolezza del dominio fungono da input per le risposte generative. Le competenze SEO sviluppate negli anni non diventano obsolete, ma si evolvono in competenze GEO.
La differenza critica risiede nell’ottimizzazione per “menzioni” invece che per “ranking”. Quando un brand viene citato in una risposta AI, ottiene visibilità qualificata senza necessariamente comparire nei primi risultati organici tradizionali.
Il vantaggio delle conversioni AI
Il traffico proveniente da ricerche AI presenta caratteristiche qualitative superiori. Nel percorso tradizionale, gli utenti attraversano multiple fasi:
- Ricerca iniziale (“miglior CRM”)
- Visita di 10+ siti web
- Ricerche successive per confronti
- Lettura recensioni
- Decisione finale.
Questo processo si estende su giorni o settimane attraverso touchpoint multipli.
Con le ricerche AI, l’intero percorso si può comprimere in una singola conversazione. L’utente chiede “qual è il miglior CRM per startup SaaS da 50 persone?”, riceve raccomandazioni, approfondisce su pricing e recensioni specifiche, ottiene raccomandazioni finali basate su criteri personalizzati. Tutto in una sessione.
Il risultato è un acquirente significativamente più informato che arriva al sito con comprensione profonda del prodotto e decisione quasi maturata.
Questo spiega tassi di conversione superiori del 40-60% rispetto al traffico tradizionale, nonostante volumi inferiori.
Tracking e misurazione: navigare senza bussola
Una delle sfide maggiori di GEO è l’assenza di strumenti di misurazione paragonabili a Google Search Console. Non esiste “ChatGPT Analytics” che mostri per quali query il brand viene menzionato o quale visibilità ottiene.
Gli strumenti disponibili
Il traffico AI rappresenta solo la punta dell’iceberg. I crawler AI visitano costantemente i siti web per raccogliere dati, ma questo traffico rimane invisibile in Google Analytics che traccia solo interazioni client-side.
Cloudflare offre “AI Crawl Control” che mostra dati completi su bot che visitano il sito, funzionando server-side. Strumenti specializzati come AI Traffic Analytics di Writesonic tracciano gratuitamente bot e traffico umano da piattaforme AI, fornendo insight su trend di visibilità, query di apparizione e pattern di crawler.
Framework di prioritizzazione
Non tutte le query AI hanno uguale valore. Il framework di prioritizzazione identifica prompt ad alto impatto basandosi su tre criteri: comportamento di ricerca per persona, potenziale di conversione e gap competitivi.
L’analisi delle persona è fondamentale. Per un’azienda di pergole bioclimatiche, un architetto cerca informazioni tecniche dettagliate (specifiche strutturali pergola bioclimatica 6x4m resistenza vento), mentre un proprietario di casa cerca benefici e prezzi (quanto costa pergola bioclimatica con installazione).
Il potenziale di conversione valuta quali query indicano intenzione di acquisto matura. Query come “confronto prezzi pergole bioclimatiche marca X vs Y” segnalano utenti nella fase finale di decisione.
L’analisi dei gap competitivi identifica opportunità dove competitor non sono presenti o sono deboli, permettendo posizionamento strategico con sforzo minore.
Strategie di ottimizzazione GEO per PMI
L’implementazione pratica di GEO richiede azioni specifiche che vanno oltre l’ottimizzazione SEO tradizionale.
Espansione strategica dei contenuti
I modelli AI valorizzano profondità e copertura tematica completa. Invece di focalizzarsi su singole keyword, dobbiamo concentrarci su cluster tematici che coprano ogni aspetto del topic.
Per “pavimenti in resina industriale”, possiamo ad esempio sviluppare contenuti su tipologie resine, processi applicativi, manutenzione, normative, case study settoriali, confronti con alternative.
Questa architettura informativa aumenta le probabilità di menzioni AI poiché il sistema trova risposte autorevoli per subquery multiple all’interno del dominio.
Applicando questa tecnica su alcuni siti b2b, abbiamo notato un notevole incremento di citazioni. Quindi prima abbiamo creato un elemento cluster tematico per poi andare a creare degli articoli di approfondimento collegati.
Ottimizzazione delle citazioni (backlink)
Le citazioni rappresentano la valuta di GEO. Quando l’AI menziona un brand citando la fonte specifica, crea un’autorevolezza paragonabile a backlink di qualità elevata.
Ricevere link di qualità da siti autorevoli aumentano le probabilità di citazione da AI. I sistemi AI privilegiano fonti con autorità dimostrata attraverso link da domini riconosciuti.
La posizione di Google: stabilità o negazione?
Google mantiene una narrativa difensiva su tre pilastri: l’aumento dell’utilizzo della ricerca, il miglioramento della qualità clic, la stabilità traffico complessivo. Sempre secondo Google, AI Overviews genera un incremento del 10% nell’utilizzo di Google per le query che mostrano AI Overviews.
Scetticismo dell’industria
Esperti di settore contestano vigorosamente queste affermazioni. Devansh Parashar e di Pew, mostrano in realtà che la maggioranza degli utenti non vanno oltre AI Overviews.
Jason Kint, CEO di Digital Content Next, contraddice direttamente Google: “Da quando Google ha lanciato AI Overviews, il traffico medio anno-su-anno da Google Search verso publisher premium è sceso del 10%.”
La contraddizione tra le promesse di Google e i dati realistici monitorati tramite analytics è evidente. Anche se la “qualità clic” migliora, perdere il 46-89% del volume rappresenta una grossa problematica per quei business basati esclusivamente o principalmente su traffico organico.
Strategie di adattamento per PMI italiane
La risposta all’AI Overviews richiede trasformazione strategica che va oltre l’ottimizzazione tattica.
Diversificazione delle fonti di traffico
La prima strategia è la riduzione della dipendenza da Google. Sviluppare canali proprietari quali newsletter, community su WhatsApp e podcast settoriali per autorevolezza.
Questi canali creano relazioni dirette immuni da cambiamenti algoritmici. Ci permettono di essere indipendenti da Google, ma anche dagli altri fonti quali Meta.
Investimento in brand building
Il premium del brand (+18% vs -46%) rende il brand building un investimento strategico prioritario.
Partecipare attivamente a eventi settoriali, pubblicare ricerche originali citate dai media, sviluppare partnership con altre organizzazioni, creare contenuti autorevoli, ci permettono di sviluppare in maniera efficace il nostro brand.
Ottimizzazione per qualità invece che volume
Accettare volumi di traffico inferiori ma qualità superiore richiede un cambio mentale. Contenuti progettati per utenti informati da AI devono fornire valore incrementale: dettagli tecnici approfonditi, configuratori personalizzati, consulenza specializzata, contenuti premium e basati sull’utente.
Questa strategia trasforma il modello di business da advertising-based a lead generation qualificata, sostenibile con volumi inferiori ma conversioni superiori.
Prospettive future e preparazione strategica
L’arrivo di AI Overviews è il primo passo. Google sta già pianificando l’espansione internazionale di AI Mode, un’interfaccia conversazionale che potrebbe eliminare definitivamente i “10 link blu” tradizionali.
Questo ulteriore cambiamento, potrà comportare una riduzione sensibile di clic per quei siti che non stanno lavorando attivamente sulla creazione di contenuti di qualità e sul brand.
Regolamentazione e opportunità
Iniziative legali come quella di Independent Publishers Alliance presso Competition and Markets Authority UK potrebbero forzare una maggiore trasparenza.
Potenziali risultati di queste iniziative includono compensazione per l’uso dei contenuti, documentazione realistica dell’impatto AI e linee guida chiare per venir citati.
Preparazione operativa
Il nostro processo in quattro fasi si adatta perfettamente a questa transizione. L’Analisi identifica l’esposizione attuale, gap di visibilità AI, opportunità di ottimizzazione GEO. La Strategia definisce priorità basate su ROI potenziale, roadmap implementazione e metriche di successo.
L’implementazione delle strategie comprende ottimizzazioni tecniche, espansione dei contenuti, creazione di backlink.
Il monitoraggio traccia anche la visibilità AI, le conversioni qualificate, ROI complessivo, permettendo di comprendere il reale ritorno dell’investimento e un’ottimizzazione continua nel tempo.
Trasformare minaccia in opportunità
AI Overviews rappresenta il cambiamento più significativo nel mondo SEO. Le PMI italiane che negano o ignorano questa realtà rischiano non solo di rimanere indietro, ma soprattutto di non riuscire più a colmare il GAP con chi sta già investendo.
La chiave è una comprensione profonda di questi nuovi sistemi, non stiamo assistendo alla fine della SEO, ma di una profonda evoluzione. Le competenze fondamentali rimangono valide, ma l’applicazione cambia radicalmente.
La nostra esperienza su centinaia di progetti dimostra che le aziende che implementano strategie GEO ottengono risultati superiori nonostante volumi traffico inferiori.
Il futuro appartiene non a chi resiste al cambiamento, ma a chi lo anticipa e lo sfrutta strategicamente. Le PMI italiane hanno opportunità unica di posizionarsi come leader nell’era AI, prima che il mercato maturi completamente.
Richiedi una consulenza gratuita per scoprire come ottimizzare la tua visibilità su AI Overviews e piattaforme AI. Ottieni un vantaggio competitivo misurabile e sostenibile.